Principi

La Filosofia del Leader

I principi di leadership sono la filosofia del leader.

Sono fondamentali verità che danno la direzione e illuminano la strada.

Traggono ispirazione dagl’insegnamenti della storia e dai grandi leader e geni del passato e del presente.

I Grandi Principi. Universali e senza tempo.

I grandi principi dell’umanità, i grandi valori, sono universali e senza tempo: la verità, l’amore, la libertà, la gioia, la vita, la responsabilità, l’integrità, la giustizia, l’umiltà, la pazienza sono principi validi in tutto il mondo, che superano i confini nazionali, che costituiscono il terreno comune di tutta l’umanità; principi che sono sempre esistiti e sempre esisteranno finché esisterà l’essere umano.

Ne abbiamo traccia nelle grandi tradizioni spirituali, nell’insegnamento dei grandi leader spirituali, nei sacri testi delle grandi religioni. Il Buddha insegnava la pace interiore ed esteriore, l’amicizia e l’interconnessione tra tutti gli esseri. Mosè ha portato al mondo la legge dei 10 Comandamenti. Gesù insegnava l’Amore e la Verità: “Io sono la Via, la Verità e la Vita”. Il Dhammapada buddhista, le Upanishads e la Bhagavad Gita indiane, la Bibbia ebraica e cristiana, sono testi ricchi di grandi principi e insegnamenti universali.

 

La storia dell’intera umanità e della sua civilizzazione è la storia dei grandi principi: più i grandi principi vengono conosciuti, capiti, interiorizzati e applicati dalle persone, più l’umanità evolve verso la realizzazione del suo pieno potenziale positivo.

L’evoluzione interiore dei singoli e l’evoluzione dell’umanità procedono di pari passo.

 

Non ci può essere pace nel mondo, se prima non creiamo la pace dentro di noi.

Il compito del leader è quello di comprendere e impersonare i grandi principi e di guidare le persone a fare altrettanto.

 

La Storia dei Grandi Principi.

Benché i principi siano universali e senza tempo, solo “di recente” l’evoluzione dell’umanità ha portato ad affermarli con chiarezza, con forza, con universalità, come gli unici valori che possono portare l’umanità al successo.

Il maggior passo in avanti che l’umanità ha conosciuto sull’affermazione pubblica e diffusa dei grandi principi è stato dovuto all’Illuminismo: la filosofia del 18° secolo, che ha illuminato le coscienze e ha generato la Rivoluzione americana e la Rivoluzione francese.

La prima ha prodotto la costituzione la Costituzione americana, che si è formata a partire dalla Dichiarazione d’indipendenza del 4 luglio 1776, che così in incipit si esprime:

Noi teniamo per certo che queste verità siano di per se stesse evidenti, che tutti gli uomini sono creati eguali, che essi sono dotati dal loro Creatore di certi Diritti inalienabili, che tra questi vi siano la Vita, la Libertà e il perseguimento della Felicità. Che per assicurare questi diritti sono istituiti tra gli uomini i Governi, che derivano i loro giusti poteri dal consenso dei governati. Che quando una qualsiasi Forma di Governo diventa distruttiva di questi fini, è Diritto del popolo di alterarla o di abolirla, e di istituire un nuovo Governo, ponendo il suo fondamento su questi principi e organizzando i suoi poteri in una forma tale che sembri ad esso la più adeguata per garantire la sua sicurezza e la sua felicità”.

La seconda ha prodotto La Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino del 26 agosto 1789, che così comincia:

I Rappresentanti del Popolo Francese, costituiti in Assemblea Nazionale, considerato che l’ignoranza, la dimenticanza o il disprezzo dei diritti dell’uomo sono le uniche cause delle sventure pubblichee della corruzione dei governi, hanno stabilito di esporre, in una solenne Dichiarazione, i diritti naturali, inalienabili e sacri dell’uomo, affinché questa Dichiarazione, costantemente presente a tutti i membri del corpo sociale rammenti loro continuamente i loro diritti e i loro doveri; affinché gli atti del Potere legislativo e quelli del Potere esecutivo, potendo essere in ogni momento paragonati con il fine di ogni istituzione politica, siano più rispettati; affinché i reclami dei cittadini, fondati d’ora innanzi su principi semplici e incontestabili, si rivolgano sempre alla conservazione della Costituzione e alla felicità di tutti.

In conseguenza, l’Assemblea Nazionale riconosce e dichiara, in presenza e sotto gli auspici dell’Essere Supremo, i Diritti seguenti dell’Uomo e del Cittadino.

1 – Gli uomini nascono e rimangono liberi ed eguali nei diritti. Le distinzioni sociali non possono essere fondate che sull’utilità comune.

2 – Lo scopo di ogni associazione politica é la conservazione dei diritti naturali e imprescrittibili dell’uomo. Questi diritti sono la libertà, la proprietà, la sicurezza e la resistenza all’oppressione.”

Ma spesso la storia procede per alzate, cadute, rialzate e ricadute. E così, dopo gli orrori e le violazioni della seconda guerra mondiale, i grandi principi sono stati riaffermati con ancora maggior maturità, forza e universalità. Il moto spirituale che ha affermato tali principi si è concretizzato nelle grandi costituzioni nazionali e nella creazione di un ordinamento giuridico internazionale che in quei principi ha trovato il suo fondamento.

La Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo del 10 dicembre 1948 ne è una magnifica espressione.

La Dichiarazione, dopo il Preambolo, così si esprime:

Articolo 1

Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.

Articolo 2

Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella
presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione.”

 

Il Grande Leader serve i Grandi Principi.

A fronte dei Grandi Principi, i Grandi Leader hanno una funzione servente: i Grandi Leader sono serventi rispetto ai principi e sono serventi rispetto alle persone che guidano. Hanno la funzione di impersonare i grandi principi e di aiutare le persone a impersonarli. Hanno lo scopo di traghettare l’umanità verso l’evoluzione, la crescita, la felicità, la pace.

I grandi principi vivono fuori di noi nella società e nell’ordinamento giuridico. E vivono, ancor prima, dentro di noi. C’è la pace tra le nazioni e c’è la pace interiore. C’è la verità della conoscenza che emerge dalla scienza e c’è il dire la verità come scelta dell’individuo. C’è la gioia di un gruppo di persone e c’è la gioia interiore dell’individuo.

“Non si può riformare la giustizia senza prima riformare se stessi.”

– Papa Francesco

Ogni individuo deve coltivare dentro di sé i grandi principi e poi condividerli col mondo. Primi tra tutti, i grandi Leader (o gli aspiranti tali) devono coltivare dentro di sé i grandi principi per poi guidare le persone alla loro piena realizzazione.

“Sii tu il cambiamento che vuoi vedere nel mondo.”

– Mohandas Karamchand “Mahatma” Gandhi

I grandi leader guidano, ispirano, sono seguiti e producono il cambiamento nelle persone perché loro per primi hanno prodotto il cambiamento dentro di sé e hanno incarnato i principi di cui ora sono serventi portatori.

Ci sono i grandi Leader di stati, aziende, organizzazioni.

Ma ognuno può essere leader nel suo ruolo.

I grandi leader di nazioni, grandi corporazioni o movimenti spirituali sono ben noti, studiati e ammirati.

Ma non sono gli unici.

Ci sono leader nella vita di tutti i giorni.

Ognuno può essere un leader nel suo ruolo nella vita.

Gli insegnanti sono leader per i loro studenti. I manager sono leader per i loro team. I genitori sono leader nelle loro famiglie. Gli allenatori sono leader per le loro squadre.

Un dipendente in azienda può essere un leader nel proprio ruolo. Può essere competente e creativo e prendere le giuste iniziative, nell’ambito delle sue masioni. Il dipendente-leader non ha bisogno di chiedere al suo capo tutto quello che deve fare: capisce il da farsi, se ne assume la responsabilità e lo fa da sé. I capi apprezzano questi leader. Sono più produttivi, motivati, soddisfatti nella vita. Portano innovazione al business, alla società e ispirano gli altri. Crescono e aiutano l’azienda e il mondo a crescere. Ben presto vengono riconosciuti come capaci di assumere maggiori responsabilità, di crescere in status e di guidare gli altri.

Una società in cui tutti sono leader nel proprio ruolo è una società che funziona al meglio.

È una società in cui le persone non “scaricano le colpe”, non si lamentano o non prendono scuse, ma assumono la responsabilità. Dove le persone non creano problemi, ma portano soluzioni. Dove le persone non dicono “Non è compito mio”, ma lavorano sodo affinché il lavoro sia ben fatto.

Una società di leader è più produttiva, più felice e più ricca.

 

 

Principi di leadership. 

I grandi principi spirituali, sociali e interiori, si traducono nei principi di leadership che il leader accoglie, abbraccia, applica, impersona, sviluppa, realizza nel corso della sua vita, dentro di sé e nei rapporti con le persone che guida.

L’applicazione di questi principi rende il leader meritevole di essere amato, ammirato, seguito.

 

Integrità

I leader credono nel potere della verità.

Capire la verità. Conoscere la verità. Agire secondo verità.

Dire la verità. Un concetto semplice. E con essa creano fiducia. Niente bugie.

Essere in pubblico come si è in privato. Niente maschere.

Dire in pubblico ciò che si dice in privato. Nessuna falsità.

Attraverso il potere dell’integrità, i leader potenziano il proprio carisma e creano fiducia e sicurezza.

 

Amore e Passione

I leader amano le persone e vogliono aiutarle.

Fanno il loro lavoro con passione e lo vedono come un modo per realizzare se stessi e aiutare gli altri.

Sanno che la passione è l’amore in azione.

Sanno che la passione è l’unica via per l’eccellenza: perché la via per l’eccellenza è lunga e dura e se non si ama ciò che si fa, ciò che si è e le persone con cui si fanno le cose, la strada sarà troppo difficile per poter giungere al successo.

I leader ammirano altri grandi leader e traggono ispirazione da loro.

 

Razionalità

I leader basano la loro comprensione sui fatti, non sulle opinioni.

Basano le loro decisioni su solidi ragionamenti, non su emozioni temporanee.

Sono pensatori indipendenti, che seguono la folla, ma pensano da sé.

Attingono contemporaneamente a sistemi razionali e ad intelligenza emotiva.

Competenza

L’amore per il proprio lavoro e per le persone porta i leader ad essere più competenti in ciò che fanno e a mirare all’eccellenza.

Si impegnano ad essere il meglio che possono in quello che fanno.

    

Focus

I leaders hanno una straordinaria capacità di focalizzarsi, di indirizzare la mente, come un laser, alla realizzazione del successo.

Focus è concentrarsi sugli obiettivi più importanti, escludendo i non importanti.

Focus è dire “no” a molte cose, per dire “sì” alle poche che contano.

Focus è concentrarsi su quello che stanno facendo, escludendo ogni distrazione.

   

Disciplina

Ogni leader che la storia abbia conosciuto aveva e ha la disciplina come proprio valore fondamentale.

Il leader sa che nulla contribuisce al suo successo più della disciplina. Nulla contribuisce al successo di un’organizzazione più di una cultura di disciplina.

Disciplina è fare ciò che si deve fare, che ci piaccia o non sul momento.

I leader sanno che la disciplina è il ponte che congiunge gli obiettivi con la loro realizzazione.

Umiltà

I leader sanno di non sapere tutto. Quindi si impegnano a imparare cose nuove per tutta la vita.

Sanno di non essere infallibili e che possono commettere errori. Quindi ascoltano il feedback e sono aperti al cambiamento e al miglioramento.

Credono in principi più alti di loro.

 

Determinazione

I leader sono determinati al successo: puntano all’eccellenza, ad essere i migliori in quello che fanno.

I leader mirano alla vittoria. E sono pronti a lavorare costantemente per ottenerla.

Vedono gli ostacoli come occasioni di crescita e i fallimenti come occasioni di apprendimento. Si rialzano in fretta e riprendono il cammino verso il successo.

Crescita

I leader hanno impressa la crescita nel loro DNA. Non possono non crescere ogni giorno: non riescono a non apprendere di più, sapere di più, fare di più, realizzare di più. Per i leader vivere è crescere.

I leader sanno che la crescita è coessenziale alla leadership: senza crescita non c’è innovazione e l’innovazione è ciò che distingue il leader dal follower.

Merito

I leader sanno che il miglior modo per ottenere quello che vogliono è di meritare quello che vogliono. Pertanto, lavorano duro per essere di più e per meritare di realizzare obiettivi ambiziosi. Così facendo, i leader trasmettono il principio del merito ai propri collaboratori e contribuiscono a creare un’organizzazione più produttiva e proiettata al successo.

 

Orientamento all’azione

Difficile è trovare un leader che ozia. I leader sono in continuo movimento. I leader sono orientati all’azione. Non stanno fermi. Sanno che, se vogliono realizzare, devono fare. Perciò, si muovono di continuo nella direzione del risultato perseguito.

 

Successo

I leader sono orientati al risultato: focalizzano la loro attenzione sul produrre risultati. Perciò escludono dalla loro giornata ogni attività che non va nella direzione del risultato.

Sentono come proprio scopo primario la realizzazione del successo: del condurre se stessi o le persone alla vittoria.

Misurano quindi se stessi in base ai risultati ottenuti e, in caso di fallimento, assumono la responsabilità, riconoscono gli errori ed evitano di prendere scuse.

Visione di lungo periodo

I leader vivono nel futuro. Hanno la visione di dove il mondo sta andando e di come condurvi le persone.

Pensano e agiscono per il lungo periodo, non per il breve: sono in grado di rinunciare a una soddisfazione immediata per una maggiore soddisfazione futura.

Si chiedono: “Se facciamo questo, cosa accadrà? Cosa può accadere di positivo? Cosa può accadere di negativo?”.

I leader sono al contempo ottimisti e realisti riguardo al futuro.

 

 

Sulle spalle dei giganti.

Possiamo sederci sulle spalle dei Giganti: grandi leader e geni del passato e del presente. Possiamo studiare la loro vita e il loro esempio; i loro pensieri; le loro strategie. Così possiamo vedere meglio e più lontano.

I grandi leader che abbiamo studiato includono:

1. Leader aziendali: Warren Buffett, Charlie Munger, Bill Gates, Steve Jobs, Jeff Bezos, Herb Kelleher, Ray Dalio, Jack Bogle, Sam Walton, Ray Kroc, Jack Ma, John Doerr, Howard Shultz, Larry Ellison, Mark Zuckerberg, Larry Page, Sergey Brin, Oprah Winfrey, Bob Iger.

2. Leader politici: Benjamin Franklin, Abraham Lincoln, Mohandras Gandhi, Nelson Mandela, Martin Luther King Jr., Barack Obama.

3. Leader spirituali: Gesù, Buddha, Krishna, Papa Francesco.

4. Leader di arte e scienza: Leonardo Da Vinci, Galileo Galilei, Albert Einstein, Nikola Tesla.

5. Leader di filosofia e letteratura: Socrate, Platone, Aristotile, Cicerone, DanteAlighieri, Giordano Bruno, Norberto Bobbio, Hans Kelsen, Karl Popper.

6. Leader in campo professionale: Piero Calamandrei, Nicola Gratteri.

7. Leader sportivi: Michael Jordan, Cristiano Ronaldo, Bruce Lee, Bill Pearl.

 

Tutti loro sono stati o sono ancora dei giganti nel loro campo. Tutti possono insegnarci molto sulla vita, sul business, sul successo. Possono aiutarci a crescere nella nostra comprensione e nei nostri risultati.

Lo studio della loro vita, del loro lavoro e delle loro strategie è la base su cui si fondano tutti i nostri training e coaching.